venerdì 7 ottobre 2011

Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio (Lc 1,30)


Il legame della memoria della Beata Vergine Maria del Rosario viene attribuita all'evento di Lepanto del 1571, che arrestò la grande espansione dell'impero ottomano. Questa memoria, secondo il messalino, che inizialmente si chiamava Santa Maria della  Vittoria, ora è ititolata più propriamente alla Beata Vergine del Rosario. "Il  Rosario è preghiera eccellente, nei riguardi della quale però il fedele deve sentirsi serenamente libero, sollecitato a recitarlo, in composta tranquilità, dalla sua intrinseca bellezza" (Paolo VI, Marialis Cultus).

L'evento del Lepanto è una manifestazione tra migliaia delle storie di salvezza nascoste che ognuno di noi conserviamo nel nostro cuore, cioè, in che modo abbiamo vissuto nel passato il ruolo importante di Maria nel nostro cammino verso Gesù Cristo. Abbiamo sperimentato le parole consolante dell'angelo Gabriele rivolte a Maria, "Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio", nei momenti cruciali in cui, ad un certo punto, il nostro cammino ci chiede una risposta più decisiva: é davvero che vuoi seguire e accogliere Gesù per tutta la tua vita, nella tua carne - ossa?È certo! C'è l'nsicurezza, la paura, l'incertezza sul quale tipo di vita dovremmo intraprendere e in che modo lo viviamo?

Più consolante delle parole dell'angelo è la parola di Gesù dal Crocefisso che consegna a tutta l'umanità la sua madre, come la nostra madre! "Ecco la tua madre" (Gv 19,27). Così Maria diventata per noi il modello perfetto della vita cristiana. Se noi vogliamo seguire Gesù, abbiamo un prototipo perfetto del discepolo che troviamo in Maria. Lo diventiamo sempre di più attraverso la recita del rosario in cui si contempla i misteri della vita di Cristo.

Picture: L'immagine della Madonna in un luogo di accoglienza e di raduno all'entrata di una casa a Bali.

alfonsus widhiwiryawan, parma, 7 ottobre 2011





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