martedì 11 ottobre 2011

Guido Maria Conforti: Abbandono in Dio


I Santi vivevano in un totale abbandono in Dio e per questo niente li turbava. Così dovremmo fare noi; abbandonarci in Lui in tutti gli eventi della vita, riconoscendo in essi le ammirabili disposizioni della sua provvidenza (Pagine Confortiane § 1393)


  • @ Abbandono in Dio negli eventi: Si vede Dio nell'universo, nel Crocifisso, nel Tabernacolo. Dobbiamo vederlo, anche in tutto quello che avviene.
  • @ Abbandono in Dio nelle gioie: La gioia e retaggio dei fervorosi, mentre la pigrizia è madre di tristezza. Se il Signore ci visita colle consolazioni, ci fa gustare le dolcezze del suo amore, ringraziamolo
  • @ Abbandono in Dio nei patimenti: Il dolore distacca dalle cose della terra. Il dolore ci fa conoscere la realtà delle cose
  • @ Abbandono nei peccati: Facciamo quello che possiamo per metterci in ordine con Dio tutto il male che possiamo aver fatto e nulla in confronto di quello che facciamo mancando di fiducia
  • @ Abbandono in Dio nelle imperfezioni: Quando commettiamo qualche mancanza non ci stupiamo. Non è cosa strana che l'infermità sia inferma, la debolezza debole, la miseria misera. D'altra parte la vista delle nostre debolezze deve servirci a mantenerci nell'umiltà
Tratto dalle Fonti Confortiane Teodoriane Abbandono in Dio (FCT XX, 255-256) 

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