giovedì 25 settembre 2014

io Credo?

magari... scrivere questo è inutile. Però, visto che questo video è girato pubblicamente e hanno fatto confusione tra i ragazzi, allora cercavo di scrivere qualche riga.



  1. La religione è composta  fondamentalmente dalla comunità dei credenti, dalla dottrina e dal culto.  Questo serve per organizzare meglio tutti elementi che la compongono. È come un’organizzazione naturale operata da uomo e donna come te e come me. Abbiamo la capacità per farci santi o  peccatori. Questo dipende dalla nostra maturità nel gestire la libertà, il sinonimo della responsabilità. In un periodo, una religione ben organizzata può dare un contributo molto positivo alla società, viz. A volte, la cosa peggiore della società può arrivare proprio dal conflitto all’interno della religione! Ma non dimentichiamo che la qualità della scuola (dove sta la formazione umana), lo stile della formazIone e la società in cui la persona si è inserita, attribuiscono qualcosa alla religione. Magari, prima che qualcuno abbracci una religione, sarebbe meglio che abbia la maturità personale, attinta dalla famiglia.
  2. Dio non è una legenda del passato. Quando parliamo dei nostri cari defunti, questi fanno parte della nostra storia nel passato o la favola soltanto che abbiamo dei dubbi sulla loro storicità?  Erano insieme con noi oppure la loro presenza era un’apparenza sotto la pelle? Qui si tratta della nostra capacità per intendere la realità concreta. La storia di Gesù fa parte della nostra storia. Oltre nel racconto del Vangelo, la possiamo trovare anche nel manoscritto dei romani. Visto che voi siete bravi a leggere wikipedia, allora vi do’ questo indirizzo per leggere un articolo sulla storicità di Gesù nostro Signore. In breve, nel Talmud Babilonia, negli scritti di Giuseppe Flavio, quelli di Giustino di Nablus ecc. Basta comprendere ciò che abbiamo letto, ci fa capire la storicità di un Dio fatto uomo che abita in mezzo a noi.
  3. I dieci commandamenti? Avvolte, si legge questi divieti come una catena che lega la nostra libertà, come proibizioni o come ciò che non dobbiamo fare Dove sta la libertà? Questa ci viene data dal di fuori oppure dal di dentro? I genitori che lavorano tutto il giorno per il bene della famiglia, per mantenere la scuola dei loro figli, per il pane quotidiano, per pagare la tassa ... fanno tutto questo liberamente o sono costretti di farlo? Bisogna leggere e interpretare bene, dove sta la libertà dell’uomo. Il centro del decalogo sta nell’ultimo commandamento: il cuore. Il decalogo parla del cuore e del desiderio dell’uomo. Il cuore è il motore che fa scattare le azioni. Qui c’è la sede della sapienza, in cui la maturità dell’uomo si mette in gioco. Ciò vuol dire che il decalogo è il comandamento della libertà del cuore. Dove sta il tuo cuore, lì sta anche il tuo tesoro. Ricordiamoci che davanti a noi, c’è uno spazio creativo ampissimo. Possiamo fare tutto, tranne questi soltanto! La legge è un cammino di vita e di libertà. Se avessimo tutti la maturità sufficiente per regolare la vita, credo che non dovremmo scrivere tanto la legge. La legge è una pedagogia. Una via negativa per raggiungere il risultato positivo in cui Il bene supera tutta l’immagine.
  4. I soldi e la religione. Qui si mescola la grandezza del progetto di Dio e la fragilità della struttura gerarchica della Chiesa. Il nostro tesoro abita nella nostra fragilità umana, nel vaso di creta. Noi andiamo al ristorante, non è soltanto per prendere qualcosa da mangiare, ma anche per trovare un posto comodo per stare insieme, per vivere l’atmosfera che ci attira per aprirsi verso l’altro e per vivere l’ambiente in cui possiamo condividere la nostra vita, la gioa e la fatica del vivere il quotidiano. Può darsi che la pizza che abbiamo preso è buonissima, ma se l’ambiente non mi sopporta, forse fa troppo freddo, fa caldo, c’è troppo vento... allora, quella pizza non ha sapore, viz. Così nella storia, abbiamo notato vari scandali all’interno della Chiesa. Questi hanno ferito il tesoro che la Chiesa offre al mondo. Purtroppo, questi ci portano alla confusione e al dubbio circa il valore del preziosissimo tesoro, che la Chiesa ci offre. Ricordiamoci che la Chiesa è vastissima. L’immagine della Chiesa non si trova soltanto in Europa. Sono anche l’aiutante in una parrocchia saveriana a Jakarta. Qui vedo la Chiesa è vissuta come una grande famiglia. Perciò, abbiamo anche il resoconto economico molto preciso in cui le spese della parrocchia, la colletta della domenica o altri giorni durante la messa, gli stipendi del prete o le donazioni dei parrocchiani sono evidenziati.
  5. L’immagine di Dio secondo questo uomo (autore del video), fa parte dell’antico testamento. Egli vive molto la teologia protestante, in cui Dio è la polizia che mi porta in carcere quando sbaglio, è un nonno che mi dà sempre quello che voglio. Proviamo ad approfondire l’immagine di Dio secondo il nostro papa. Dio è misericordioso. I peccati fanno parte del nostro passato. Il nostro Signore sa che la nostra fragilità umana ci attira sempre a peccare. Ma noi dobbiamo anche capire, che il Signore ha perdonato i nostri peccati e ci invita a vivere una nuova vita insieme con lui. Abbiamo il futuro che possiamo intrecciare con Gesù. Accostiamoci al sacramento della riconciliazione.Il problema forse sta nel nostro atteggiamento: riusciamo a vivere riconciliati con Dio e con noi stessi? Siamo sicuri della misericordia di Dio e possiamo sperimentarla sulla nostra propria pelle? Se facessimo fatica a viverla, sarebbe difficile per noi, perdonare se stessi. Questa difficoltà potrebbe ricondurci all’immagine di Dio non evangelico.
  6. Egli ha parlato del sole, come un suo dio e una sua religione? Questa è la religione dei romani o la filosofia antica, prima del cristianesimo. Ecco perchè è nato il natale, che cerca di assomigliare l’immagine di Dio come il sole. Gesù utilizza anche questa immagine per descrivere la misericordia di Dio. Ai buoni ed ai cattivi, il sole risplende per tutti senza distinguere la loro situazione morale, che sono santi o peccatori. Il sole è la natura, che vive sotto la legge naturale. È una materia che diamo il significato, a partire della nostra riflessione. Il sole, in se stesso, non ci dà una spiegazione sul significato della storia, del male, della vita dopo la morte, della storia della salvezza, del nostro destino ecc. Anzi, gli insegnamenti che abbiamo ricevuto da Gesù, li applichiamo al sole! Allora, è impossibile avere il sole come il salvatore, a cui dobbiamo dare il culto.
  7. Pregare non è soltanto chiedere qualcosa per il merito nostro. Prima di tutto è vivere la nostra vocazione: stare insieme con Gesù. Quando Gesù ha scelto i 12, ci sono tre cose da ricordare: lo stare insieme con Gesù, annunciare il vangelo e cacciare i demoni. La preghiera è un modo per stare più vicino con Lui e ascoltarLo. Dacci oggi il nostro pane quotidiano... è uno delle domande del Padre nostro. Quel pane è Gesù stesso. Domandare il pane significa, chiediamo al Padre, il dono della sapienza, come Colui che ci ha donato la vita. Gli occhi per vedere, il cuore per amare, le mani per lavorare come Egli ha dato tutta la sua vita per noi. Finiamola di avere la preghiera come un contratto da mercato. Costruiamo un atteggiamento per quanto riguarda il tempo: lo viviamo per noi stessi oppure per il Signore? La preghiera non è altro che stare insieme con il Signore e condividere il pane.
  8. La provvidenza divina: cosa significa? Dio ha creato il mondo, ha preparato un progetto poi il mondo va avanti come l’uomo che fabbrica una macchina? Ricordiamo che ciascuno di noi ha la libertà. Siamo liberi per accogliere il bene o il male. La libertà è l’unica cosa dentro di noi che Dio non la tocca. Quando riceviamo la comunione, il nostro Signore è nelle nostre mani. Possiamo fare tutto quello che vogliamo: adorarlo e disprezzarlo in vari modi. Siamo tutti liberi con la libertà dei figli di Dio. Ma non dimentichiamo che il sinonimo della libertà è la responsabilità. Qui c’è il carattere che distingue un bambino e un adulto, un dipendente e un uomo libero. Se non possiamo distinguere e riconoscere bene, allora non siamo maturi. Non abbiamo ancora la capacità per distinguere tra il bene  e il male, l’apparenza e la verità. Ai bambini vanno date le istruzioni e le regole su come vivere bene. Se vi sentite come l’uomo maturo, comportatevi da uomo libero e responsabile.
  9. Dio non esiste? Un giorno, una maestra ha detto: chiedete con gli occhi chiusi al vostro signore una scatola di bon-bon. Dopo aver aspettato per cinque minuti, i ragazzi non hanno ricevuto niente nelle loro mani. Allora la maestra risponde: Dio non esiste, perchè non può dare quello che avete chiesto. Adesso, chiudete gli occhi e pregate al vostro insegnante di chiederlo. Aspetando cinque minuti, la maestra gli dà a tutti una scattola. Poi continua: Dio esiste o no? La domanda è, bisogna credere più a Dio o all’insegnante? Qui si trova la trappola molto larga quando cerchiamo di inquadrare Dio nelle cose tangibili. Un filmato intitolato: se dio esiste, da dove viene il male? Mi ispira a capire l’assenza dell’amore di Dio in noi è la sorgente del male che uccide il nostro prossimo, noi stessi e il nostro Signore.
  10. Prima di diventare cristiano, o di avere per sè qualsiasi religione, bisogna avere la maturità personale. 



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